Vino: una questione di etichetta

Il Piemonte ha una produzione vitivinicola di altissima qualità, oltre che di quantità. Possiamo infatti scegliere tra 41 DOC e 18 DOCG. Si tratta di vini rossi, bianchi, rosati, spumanti secchi o dolci, passiti che sono espressione del territorio perché profondamente legati alla terra, al clima e al lavoro dei viticoltori.

Puoi acquistare i vini piemontesi presso:

  • catene di vendita al dettaglio di massa
  • negozi di alimentari
  • cantine
  • cantine cooperative
  • direttamente dal produttore

 

Ogni azienda fa parte dell’anagrafe agricola unica dove vengono riportati i vigneti coltivati, sia quelli di proprietà sia quelli in conduzione. Non solo ma, oltre ai vigneti, vengono riportati anche i vini che sono idonei alla produzione ovvero le DOCG e le DOC.

Nel segno della qualità

DOC e DOCG sono menzioni che troviamo sull’etichetta e sulla fascetta dei vini. Certificano l’origine certa del vino che beviamo, oltre a garantire tutta una serie di requisiti minimi obbligatori.

Ogni bottiglia di vino DOC o DOCG prodotta e commercializzata in Piemonte deve recare sul collo una fascetta. Non va confusa con l’etichetta che garantisce al consumatore di leggere la tracciabilità del vino a partire dal vigneto.

La fascetta riporta un numero attraverso il quale è possibile risalire all’origine del prodotto garantendo così la rintracciabilità, ossia di risalire al vigneto a partire dal vino.

Come per altri prodotti, anche l’etichetta del vino prevede una serie di informazioni che ci permettono di conoscere la filiera del prodotto che stiamo bevendo.

Le informazioni facoltative presenti in etichetta non possono essere messe a discrezione del produttore ma dipendono dai singoli disciplinari di produzione ossia dall’insieme delle regole e delle indicazioni che il produttore è obbligato a seguire per ottenere un vino DOC o DOCG.

In alto i calici

Negli ultimi anni il consumo del vino avviene in modo sempre più. L’acquisto di un vino rispetto a un altro è quindi frutto di una scelta meditata da parte del consumatore che tiene conto delle caratteristiche organolettiche, del tipo di abbinamento, del produttore ecc.

Scegliamo il vino in base al:

  • metodo di vinificazione
  • vitigno di origine
  • produttore
  • consiglio di una guida o di un esperto

 

Per evitare spiacevoli sorprese il vino va conservato con cura, in una cantina con temperatura costante tra i 15 e i 18 °C, senza fonti dirette di luce. La temperatura di servizio dipende dalla tipologia di vino.

In molti casi il vino può essere anche acquistato sfuso in contenitori di grandi capacità. In questo caso è bene affidarsi ad aziende di fiducia oppure a enoteche o cantine sociali di provata serietà.