Il Marrone della Valle di Susa IGP è il frutto ottenuto da cinque ecotipi locali indicati con il nome del comune di provenienza (Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant'Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo) ed è un prodotto da sempre molto appezzato sul mercato interno ed estero per le sue caratteristiche tipiche: colore e croccantezza della polpa, sapore dolce e profumato e pezzatura medio grossa.
Si hanno notizie precise della coltivazione dei castagneti da frutto nella Valle di Susa a partire dal 1200, ad esempio il "Castagneretum di Templeris", situato tra i comuni di Villarfocchiardo e San Giorio di Susa, appartenente all'ordine dei Templari, dove ancora oggi vi sono le più antiche ceppaie.
Nel Medioevo il castagno ebbe un ruolo fondamentale nell'economia locale perché la raccolta delle castagne garantiva un lavoro alquanto remunerativo ed assicurava una fonte alimentare insostituibile. La sua coltura si diffuse grazie alla promozione fatta dalle istituzioni monastiche che costituirono estesi castagneti in tutta la Valle di Susa. Molti sono i documenti che attestano la storicità dei Marroni della Valle di Susa e dai quali si desume che ordinativi di tale prodotto da parte di note aziende italiane ed estere di trasformazione risalgono già alla fine dell'800.
Le caratteristiche tipiche del Marrone della Valle di Susa IGP sono legate alle particolari condizioni ambientali che fanno sì che i castagneti da frutto siano particolarmente vigorosi. Infatti la zona di produzione si caratterizza per la ricchezza in scheletro e sabbia dei suoli, per gli strati rocciosi e la pendenza che influenzano il bilancio idrico della Valle di Susa e per le condizioni climatiche con precipitazioni non molto elevate.
Territorio di produzione
La zona di produzione comprende tutti i comuni della Valle di Susa in provincia di Torino dove tradizionalmente si coltiva il marrone e in cui l'altitudine, l'esposizione e le temperature medie annue permettono la coltivazione del castagno
Caratteristiche
Caratteristiche fisiche
- Altre note:
- limitati i frutti con seme diviso (settato) che non devono essere superiori al 10% come non sono ammessi difetti interni ed esterni maggiori del 10% (frutti bacati, ammuffiti, attaccati dal nerume)
- Apice:
- poco pronunciato
- Cicatrice ilare:
- di forma ellittica che tende al rettangolare con dimensioni tali da non debordare sulle facce laterali, piatta e di colore più chiaro del pericarpo con residua pelosità al contorno
- Episperma:
- di colore nocciola scamosciato poco invaginato e che si separa facilmente dal seme
- Forma:
- elissoidale
- Numero di frutti per riccio:
- non superiore a tre
- Pericarpo:
- di colore marrone-avana tendente al rossiccio con striature di colore più scuro
- Pezzatura:
- medio-grossa con non più di 85 frutti/kg
- Raggiatura:
- stellare medio-grande evidente
- Seme:
- uno per frutto, presenta polpa bianca o biancocrema, con superficie quasi priva di solcature
Caratteristiche sensoriali e organolettiche
- Aroma e Sapore:
- gradevolmente dolce e profumato
- Consistenza:
- croccante
Metodo di preparazione
Sono da considerarsi idonei i castagneti da frutto ubicati in una fascia prealpina situata a quote comprese tra i 350 ed i 1.050 m.s.l.m., su terreni con pendenze dal 5 al 65 %. Il numero di piante in produzione per ettaro non può superare le 120 unità nei vecchi impianti, con forma di allevamento libera e le 150 nei nuovi impianti, con forme di allevamento a vaso o globo.
Per garantire le ottimali caratteristiche del prodotto, ogni anno deve essere effettuata un'accurata pulizia del sottobosco che deve essere inerbito e periodicamente sfalciato e si deve procedere all'eliminazione di cespugli, felci e altre piante prima della raccolta. A tal fine è proibito l'uso di sostanze chimiche di sintesi quali i diserbanti.
La raccolta dovrà essere effettuata manualmente o con mezzi meccanici ( macchine raccoglitrici ), tali comunque da salvaguardare l'integrità del prodotto. La cernita viene effettuata per eliminare i frutti lesionati da patogeni o da altri fattori e viene svolta manualmente; La calibratura può essere eseguita anche prima della cernita e della eventuale curatura (che avviene se il prodotto non viene immesso sul mercato entro 30 giorni dalla raccolta, per il mantenimento del prodotto, con immersione sia in acqua fredda sia in acqua calda). Le operazioni di cernita, di calibratura, di curatura, del prodotto fresco devono essere effettuate nella zona delimitata.
Per garantire la tracciabilità del prodotto ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input e gli output anche attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori e dei condizionatori, nonché attraverso la denuncia alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti.
La commercializzazione del "Marrone della Valle di Susa" deve avvenire in sacchetti in rete o in sacchi, a seconda dei quantitativi confezionati, che devono essere chiusi ermeticamente.
Curiosità
La maggior parte dei marroni è destinata al commercio come prodotto fresco con vendita diretta dei produttori e solo una piccola parte viene destinata alla trasformazione in prodotto candito (come marrons glacés o sotto grappa).
Il periodo di raccolta ha inizio al 20 di settembre per concludersi il 10 novembre e il prodotto fresco può essere immesso al consumo a partire dal 25 settembre dell'anno di produzione.
Etichettatura
Sulle confezioni dovrà essere apposta, al momento della loro chiusura, l'etichetta contenente il Logo con l'Indicazione Geografica Protetta "Marrone della Valle di Susa" in caratteri chiari ed indelebili nettamente distinguibile da altre scritte.
E' consentito specificare gli estremi di nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore; l'annata di produzione; il peso lordo all'origine.
I prodotti per la cui preparazione è utilizzata la I.G.P. Marrone della Valle di Susa, anche a seguito di processi di elaborazione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo in confezioni sulla cui etichetta compare l'indicazione che nella preparazione si è utilizzata come materia prima il prodotto IGP, a condizione che il prodotto certificato costituisca il componente esclusivo.
Registrazione comunitaria
Reg.ne EU Reg.to CE 987 del 03/11/2010
GUCE L286 04.11.2010
Associazioni e consorzi
Associazione Produttori Marrone della Val Susa
C/o Comunità Montana Bassa - Via Trattenero 15 - 10053
BUSSOLENO (TO)
Tel.: 0122 642800
Organismo di controllo
ISTITUTO NORD-OVEST QUALITA' (INOQ) soc.coop. IT-BIO 019
Piazza Carlo Alberto Grosso 82
- 12033
MORETTA (CN)
Tel.: 0172.911323
Fax.: 0172.911320
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Produttori
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AZIENDA AGRICOLA "POGNANT GROS"
Borgata pognant,21 - 10050
SAN GIORIO DI SUSA (TO)
Tel.: +39.0122.49073
Fax.: +39.0122.49073