Patrimonio Unesco Italiano

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono patrimonio UNESCO

Il paesaggio è una risorsa di tutti, patrimonio naturale e culturale allo stesso tempo, un sistema vivente, in continua evoluzione, risultato del rapporto tra natura e opera dell'uomo. Il paesaggio agrario in particolare è il risultato delle vocazioni del territorio, dei suoi fattori limitanti e delle sue potenzialità nonché delle particolari tecniche e dei metodi utilizzati dall'uomo per produrre.

Il ruolo del paesaggio è così diventato centrale nelle politiche territoriali, al fine di tutelarlo insieme ai suoi valori e alle identità culturali dei luoghi. Per questo motivo, Regione Piemonte ha avviato nel 2009 il progetto di candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato alla lista del Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO, ottenendone infine l'iscrizione il 22 giugno 2014.

Questa la motivazione: "I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe-Roero e Monferrato sono una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. La loro storia è testimoniata dalla presenza di una grande varietà di manufatti e architetture legate alla coltivazione della vite e alla commercializzazione del vino. I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono inoltre un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l'archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica".

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono sei aree di eccellenza, con un'estensione di 10.789 ettari su 29 comuni, articolate all'interno dei confini delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo (tre nel comprensorio delle Langhe, due in quello dell'Alto Monferrato e una nel Basso Monferrato). Il sito è caratterizzato da un ricco e diversificato sistema di cascine, aziende vitivinicole, industrie enologiche, cantine sociali, enoteche pubbliche e private, che in alcuni casi costituiscono luoghi simbolo per la storia e lo sviluppo della viticoltura e dell'enologia nazionale e internazionale. Inoltre sono presenti manufatti di natura "vernacolare", quali gli infernot scavati nella Pietra da Cantoni, destinati alla conservazione domestica dei vini più pregiati.

Il sito UNESCO è protetto grazie ad un articolato sistema di tutela che comprende le diverse scale di pianificazione territoriale, oltre che le leggi di tutela nazionali che si aggiungono ai progetti regionali, quali quello del primo Piano paesaggistico del Piemonte, adottato dalla Giunta Regionale con la D.G.R. n. 53-11975 del 4 agosto 2009, con l'individuazione di 76 ambiti di paesaggio in base alle loro caratteristiche principali e ai fattori di differenziazione più rilevanti, e l'approfondimento di tutti gli aspetti naturalistici, ambientali e storico-culturali.

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