Eporediese

L'ambito Eporeidiese è formato dal catino morenico originato dalle grandi lingue glaciali della Valle d'Aosta, e dal tratto terminale della bassa valle della Dora Baltea. Esso confina a nord con la Valle d'Aosta, a ovest con l'ambito Valle Chiusella e Canavese, a sud con la pianura vercellese e con il chivassese, a est con il biellese.

Tutta l'area pianeggiante conserva tracce di un complesso sistema produttivo agrario, legato in modo consistente alla rete dei canali e dei navigli di antico impianto, ma anche lacerti della gestione del territorio di età romana. Aree poste in posizione più elevata, lungo la Serra, sono coltivate da secoli a frutteti e vigneti, come i versanti a terrazzamenti (sempre a vigneto) con forte ruolo di caratterizzazione di alcune coste pedemontane. In questo contesto si segnala, a ridosso dei centri abitati di Magnano e Zimone, nelle vallecole parallele ai cordoni morenici della Serra, episodi di paesaggio rurale storico perfettamente conservato, con le strette particelle agrarie ancora coltivate disposte a pettine lungo il percorso centrale.
Il paesaggio viticolo è significativo a Carema e Settimo Vittone, località Cesnola, con le particolari topie di pietra locale sui terrazzamenti a sostegno dei pergolati che circondano il centro abitato, e a Caluso, con le tradizionali modalità di posa della vite.

Punti di osservazione privilegiati individuati nell’ambito del progetto PAYS.DOC “Buone Pratiche per il Paesaggio” di creazione di un Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneo.