Il Piemonte occidentale delle Valli Occitane

Il paesaggio rurale ed agrario

L'ambito Alte Valli di Susa e Chisone comprende le valli alpine afferenti al corso del Chisone e della Dora Riparia.
Le quote massime, a seconda delle zone si individuano attorno ai 3300 metri. È da segnalare la presenza di alcuni laghi alpini di origine glaciale.
Il bosco ha sempre mantenuto, nel corso dei secoli, significativi gradi di copertura dei versanti: nonostante il notevole incremento demografico dalla seconda metà del 1700, le formazioni forestali, seppur ridotte per far posto alle coltivazioni, non sono mai scese sotto il 25 % della superficie. Anche se il bosco e i prato-pascoli negli ultimi decenni hanno progressivamente sostituito i seminativi abbandonati, gli ambienti pastorali caratterizzano ancora il territorio non forestale con praterie montane e subalpine.

Di particolare interesse naturalistico sono i due Parchi regionali (Gran bosco di Salbertrand e Val Troncea), un parco provinciale (lago Borello) e 15 siti della rete Natura 2000.

La valle della Dora Riparia è fin dall'antichità interessata dalle connessioni viarie tra i due versanti alpini (passo del Monginevro, valichi della conca di Bardonecchia) e da una trama di connessioni intervallive. L'apertura del tunnel ferroviario del Frejus verso la Maurienne (1871) ha introdotto una nuova direttrice transalpina di rilevanza europea, confermata dal tracciato dell'autostrada e dal tunnel automobilistico.
L'ambito è un'ampia fascia di frontiera, che per secoli è stata munita con importanti fortificazioni (Exilles, Fenestrelle ecc.) ed è stata teatro di battaglie costituenti l'immaginario identitario dello stato sabaudo. Anche dopo l'annessione allo stato sabaudo, le alte valli hanno conservato caratteri culturali e insediativi propri, connessi in particolare con la cultura occitana e franco-provenzale.

La struttura insediativa tradizionale, incardinata sui centri legati al transito nei punti di confluenza valliva e sviluppata nei versanti solivi in nuclei alpini minori, è stata fortemente modificata negli ultimi decenni dalla affermazione delle stazioni di turismo invernale con grandi interventi infrastrutturali per lo sci in quota e insediamenti turistici ex novo (Sestrière, San Sicario, Sportinia, Sauze d'Oulx, Grangesises), per lo più con utilizzo stagionale. Il territorio, già potentemente infrastrutturato per l'inverno, è stato interessato poi nel 2006 dalle opere olimpiche, con impianti sportivi a Bardonecchia, San Sicario, Cesana e Pragelato, e interventi per potenziare rete idrica, accessibilità e parcheggi.

Punti di osservazione del paesaggio

Comune	Luogo	Punto di osservazione	Tipo veduta	Oggetto della veduta
Pragelato	Colle dell'Assietta	Colle	Panorama ampio	Alta Val Chisone e Dora Riparia
Sauze di Cesana	San Restituito	Sagrato della Chiesa	Panorama ampio	Valle Argentera e Colle del Sestriere
Fenestrelle	Forte militare	Camminamento della fortezza	Fondale	Fascia alpina della Valle Chisone

Itinerari

Prodotti

I prodotti, attribuiti al territorio sulla base dei comuni elencati e definiti dal Piano Paesaggistico Regionale, possono essere segnalati anche in territori in cui la produzione è marginale.

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Ricetta

Calhettas alle ortiche

Procedimento

Pelate le patate e grattugiatele. Indossando guanti per proteggervi dalla peluria irritante, mondate e lavate le foglie di ortica; dopo averle sbollentate per pochi minuti, scolatele e tritatele.
In una terrina riunite le ortiche e le patate ben strizzate, una noce di burro ammorbidito a temperatura ambiente, le uova, sale e la farina di segale necessaria a ottenere un impasto di media consistenza. Amalgamate bene, coprite e lasciate riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo affettate le cipolle e rosolatele dolcemente in circa mezz'etto di burro.
Riprendete l'impasto e suddividetelo in pezzetti che rotolerete sulla spianatoia infarinata. Tagliate i bastoncini in tronchetti di circa un centimetro e premeteli delicatamente con il pollice, a uno a uno, sui rebbi di una forchetta o su una grattugia.
Lessate le calhettas in abbondante acqua salata, scolatele con la schiumarola non appena riemergano e disponetele in una pirofila imburrata. Cospargete con il soffritto di cipolle, scagliette di toma e pangrattato. Infornate a 180-200°C per 15-20 minuti.
Le calhettas (o calhettes, calhiettes, cabiette) sono gnocchi tipici dell'alta Valsusa - c'è chi li vuole originari di Rochemolles, frazione di Bardonecchia -, caratterizzati dall'uso nell'impasto di patate crude. L'ortica, erba primaverile, può essere sostituita in altre stagioni con spinaci o bietole.