Il Nord Ovest delle valli alpine franco provenzali

Il paesaggio rurale ed agrario

Le val D'Ala e Val Grande di Lanzo presentano caratteri decisamente diversi. La Valle di Ala, infatti, è caratterizzata da un profondo solco vallivo con profilo a V di incisione fluviale, che ha determinato un insediamento prevalentemente impostato sui medi versanti. Al contrario, la Val Grande presenta prevalentemente un profilo ad U, e l'insediamento umano occupa ampie zone del fondovalle alluvionale. I versanti sono quindi complessi, fortemente pendenti e molto incisi, ospitano dolci pendii occupati da borgate ed alpeggi.

Nelle due valli si possono osservare i relitti ghiacciai in forte regresso, i laghi glaciali (Unghiasse, Sagnasse) le formazioni rocciose, le praterie alpine, soprattutto sui versanti solatii, ove è ancora presente una attività pastorale abbastanza capillare, con molti alpeggi spesso non serviti da viabilità e relativamente pochi capi per azienda; invece nei versanti esposti a nord, i primi ad essere abbandonati dall'attività pastorale, sono già prevalenti l'ontano verde e le formazioni cespugliose (rododendro ed altre ericacee).

La secolare attività mineraria (Forno Alpi Graie, Ala di Stura) ha portato ad una vera e propria deforestazione, eliminando quasi le conifere e spesso anche il faggio.
Il fondovalle presenta caratteristiche tali, soprattutto per la Val Grande, da determinare condizioni favorevoli all'insediamento ed alla pratica della praticoltura montana, tuttora attiva.

Di particolare interesse le cime rocciose di confine, come la Ciamarella (3670 m), la Bessanese (3600 m), la Punta Girard (3262 m) e il gruppo delle Levanne (3600 m circa) descrivono un paesaggio di grande impatto e facilmente riconoscibile e costituiscono il nucleo dove si è sviluppato l'alpinismo torinese del '900;

Si segnala il sistema degli alpeggi in quota con percorsi storici, piccole infrastrutture come i ponti in pietra del vallone di Vassola, l'edilizia puntuale, i sistemi irrigui.
Esiste un tendenziale abbandono delle superfici pascolive marginali con rinaturalizzazione spontanea mediante invasione di specie arboree ed arbustive forestali autoctone, oppure verso formazioni con ericacee cespugliose; si stanno recuperando alcune strutture ed infrastrutture di alpeggio anche se con tecniche poco compatibili con l'ambiente circostante.

Di particolare interesse il centro storico medievale di Lanzo, posto alla chiusura dei solchi vallivi e cerniera con la piana della bassa valle, in relazione al ponte "del Diavolo" e al sistema stradale adiacente ed il Pian della Mussa.

Punti di osservazione del paesaggio

Comune	Luogo	Punto di osservazione	Tipo veduta	Oggetto della veduta
Grosscavallo	Santuario	Santuario di Forno Alpi Graie	fondale	Alti Valli di Lanzo Massiccio delle Levanne
Pessinetto	Santuario	Santuario di Sant'Ignazio	fondale	Basse Valli di Lanzo

Itinerari

Prodotti

I prodotti, attribuiti al territorio sulla base dei comuni elencati e definiti dal Piano Paesaggistico Regionale, possono essere segnalati anche in territori in cui la produzione è marginale.

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risultati

Ricetta

TRIFULADA

Procedimento

Battete il lardo a coltello e fatelo sciogliere in un tegame con il burro. Aggiungete i porri tagliati a rondelle molto sottili e fateli stufare adagio con tegame coperto senza farli colorire. A parte, lessate le patate con la buccia quindi sbucciatele ancora calde e passatele allo schiacciapatate.
Unitele ai porri stufati, aggiungete la Toma tagliata a piccoli cubetti o a lamelle sottili e mescolate regolando di sale e pepe. Togliete dalla fiamma e lasciate riposare alcuni minuti in modo che il formaggio fonda.