Monferrato E Piana Casalese

L'ambito del Monferrato e della Piana Casalese è costituito dai rilievi collinari del Monferrato centrale che degradano progressivamente procedendo a est verso il fiume Po.
La porzione di pianura in destra idrografica del Po, caratterizzata dalle risaie del Casalese, costituisce un elemento del paesaggio con una netta discontinuità strutturale rispetto alle retrostanti colline.

Di particolare interesse dal punto di vista naturalistico è il sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po, e in particolare le due ampie Riserve Naturali di Ghiaia grande, della Confluenza del Sesia e del Grana.

Per quanto riguarda l'assetto colturale, l'area collinare ha una vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, dove sopravvive la coltivazione di un vitigno autoctono (Ruchè), e delle uve grignolino e barbera e delle uve di malvasia sui versanti di Casorzo.
Sulla pianura del Po prevale la diffusione della monocoltura risicola.

Le generali caratteristiche insediative sono profondamente differenti tra l'area collinare e quella prossima al corso del Po. Nel primo caso l'insediamento è accentrato, di altura o di crinale; solo nel corso dell'Otto-Novecento, con il progressivo diffondersi della rete ferroviaria, apparvero i primi insediamenti commerciali nei fondovalle, punti di raccolta della produzione agricola e vitivinicola.
Nell'area della piana casalese l'insediamento ha invece evidenti caratteri di colonizzazione – che vide attivi sia il comune di Casale, sia i marchesi di Monferrato – e, a seconda del periodo in cui questa fu condotta, esso assume la forma di borghi di nuova fondazione a matrice preordinata o di nuclei sparsi, talvolta sviluppati a partire da un castello cui facevano capo possedimenti fondiari anche molto ampi, perlopiù coltivati a cereali (l'introduzione del riso è ottocentesca).

Punti di osservazione privilegiati individuati nell’ambito del progetto PAYS.DOC “Buone Pratiche per il Paesaggio” di creazione di un Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneo.