Fattorie sociali

Fattorie sociali: le risorse agricole valorizzate ai fini dell’inclusione e della coesione sociale

Gli imprenditori agricoli, oltre all’attività primaria di coltivazione, allevamento e silvicoltura, possono svolgere attività connesse, ovvero collegate all’agricoltura ma diverse dall’attività agricola.
L’agricoltura sociale, oltre ad essere una delle attività connesse, crea le condizioni, all'interno dell’azienda agricola, per consentire a persone con esigenze specifiche di prendere parte alle attività quotidiane di una fattoria, al fine di assicurarne lo sviluppo, la realizzazione individuale e il miglioramento del proprio benessere.

Le Fattorie sociali sono una realtà frutto di esperienze che nascono sul territorio, per valorizzare le risorse agricole ai fini dell’inclusione e della coesione sociale attraverso la collaborazione con i soggetti cui compete la gestione dei servizi socio assistenziali.

La legge 141 del 2015 ha definito gli ambiti dell’attività:
•    inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità, svantaggiati e di minori in età lavorativa, inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
•    attività sociali e di servizio per le comunità locali con lo scopo di sviluppare abilità, facilitare momenti di ricreazione e aumentare i servizi utili per la vita quotidiana;
•    servizi che affiancano e supportano terapie mediche, psicologiche e riabilitative anche attraverso l'ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante;
•    progetti finalizzati all'educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità e alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

La Regione Piemonte ha istituito l’elenco regionale delle fattorie sociali e ha definito i requisiti necessari che le aziende agricole devono possedere per richiedere l’iscrizione all’elenco e le modalità di iscrizione.

Le aziende agricole che rispondono ai requisiti definiti dal nuovo Regolamento e all’articolo 18 della legge regionale 1 del 2019, possono iscriversi all’elenco regionale delle fattorie sociali e adottare il marchio grafico da collocare all’esterno della struttura aziendale.

La figura che all’interno dell’azienda riveste il ruolo di Responsabile sociale deve aver frequentato e superato il corso formativo di “Operatore di fattoria sociale”, di 90 ore  secondo lo standard presente nel Repertorio regionale delle qualificazioni.

In via transitoria e non oltre il 30 aprile 2024, è stata data la possibilità di richiedere l’iscrizione all’elenco regionale anche in assenza di formazione di base, purché le aziende siano in grado di dimostrare che svolgono da almeno due anni alla data di entrata in vigore del RR n. 4/2023 l’attività di agricoltura sociale. L’istanza, in questo caso, deve essere corredata da documentazione probante lo svolgimento dell’attività.

Per mantenere l’iscrizione all’elenco regionale, è previsto che il titolare della fattoria sociale, entro il 31 gennaio di ogni anno, fornisca una relazione contenente informazioni relative alle attività svolte nell’anno precedente, all’aggiornamento del progetto sociale e alla situazione relativa agli obblighi di formazione e di aggiornamento professionale per la conduzione di fattorie sociali.  

Annualmente viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte l’”Elenco regionale delle fattorie sociali” che favorisce la conoscenza e la promozione sul territorio locale delle attività svolte dalle fattorie sociali.

Per visualizzare l’elenco aggiornato delle fattorie sociali iscritte e conoscere ulteriori informazioni di dettaglio sulla modalità di iscrizione consultare il seguente link
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/promozione-qualita-educazione-alimentare/elenco-regionale-delle-fattorie-sociali-piemonte

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