TOMA PIEMONTESE

DOP

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Il formaggio "Toma Piemontese", formaggio prodotto esclusivamente con latte di vacca, ha origini che risalgono all'epoca romana, ma solamente documenti dell'anno mille riportano citazioni che lo identificano precisamente, figurando soprattutto nei "pastus" distribuiti ai poveri o ai lavoratori subalterni, tanto da convalidare l'ipotesi di un suo uso, almeno in questi periodi iniziali, caratteristico dei ceti popolari; pare infatti andassero per la maggiore formaggi particolarmente piccanti e detti "formaggi dei poveri".
La produzione del formaggio è strettamente legata all'areale alpino piemontese ed in particolare ai margari che sfruttavano i pascoli montani nel periodo estivo per poi ridiscendere a fondovalle o in pianura nel periodo invernale.
Fondamentali nel determinare le caratteristiche organolettiche del prodotto sono le condizioni ambientali e di consuetudine nella lavorazione tramandatasi nei secoli.
Il formaggio "Toma Piemontese" si presenta in due tipologie: grasso (a pasta morbida) prodotta con latte intero e semigrasso (a pasta semidura) prodotto con latte parzialmente scremato.
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Territorio di produzione

Caratteristiche

Metodo di preparazione

Curiosità

Etichettatura

Registrazione comunitaria

Associazioni e consorzi

Organismo di controllo

Produttori

Itinerari

Ricetta

Polenta mitonà

Procedimento

Portate a ebollizione due litri di acqua, con il sale e l'olio. Aggiungete a pioggia la farina e cuocete, rimestando lentamente, per circa un'ora. Versate la polenta sull'asse di legno e tagliatela a fette.
Imburrate una teglia di terracotta non troppo larga ma piuttosto alta e sistematevi un primo strato di fette di polenta; cospargete con nostrale grattugiato, qualche pezzetto di toma e di gorgonzola. Ricoprite con altre fette di polenta e altro formaggio, alternando gli ingredienti fino a esaurimento. Sull'ultimo strato di polenta distribuite fettine di gorgonzola e fiocchetti di burro. Coprite con il latte, aggiustate di sale e passate in forno a 160°C per un'ora.
La necessità di pranzare sui luoghi di lavoro comunitario in alta montagna - tutti gli uomini erano impegnati in estate nel taglio del fieno, in inverno nel suo trasporto a valle su slitte - implicava piatti che mantenessero a lungo calore e consistenza. Niente di meglio di una polenta mitonà (si legge "mitunà" e significa sobbollita dolcemente, a fuoco lento), arricchita di buoni formaggi che dessero vigore in tanta fatica: l'ideale anche di sera perché sempre pronta al momento del ritorno a casa.

Tempo di preparazione e cottura

2 ore e un quarto

Ingredienti

Per 4 persone

BURRO
mezzo etto

FARINA DI MAIS
mezzo chilo

GORGONZOLA
1 etto e mezzo

LATTE
1 litro

NOSTRALE STAGIONATO
1 etto

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
un cucchiaio

SALE
una presa

TOMA PIEMONTESE
1 etto